Sbarre, intrecci e chiusure. Gli spazi si restringono e l’aria si fa rarefatta. Una sensazione di soffocamento ci assale, ogni cosa intorno a noi sembra stringerci e l’orizzonte che pensavamo sconfinato ci appare, di colpo, limitato. Spazi parziali si susseguono e si sovrappongono, senza fondersi, articolando una sintassi frammentaria e senza continuità. Questa è la visione della realtà quando non la mettiamo in prospettiva, ma la “schiacciamo” e la appiattiamo. La vista è bloccata e quel muro sbarra i nostri occhi. Non riusciamo ad accedere all’altrove, a quei luoghi che possiamo solo immaginare attraverso la nostra mente. La quale, se non congelata, può fluttuare e forse liberarsi. E se così non fosse? Allora rimarremmo dietro quella trama a barre che frammenta la nostra visione e il nostro corpo.
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abstract testo critico Sonia Patrizia Catena]
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Partecipo alla Mostra con la mia opera:
"Hic et Nunc(?)" 21x37 cm, fotografia con elaborazione digitale, stampa su carta,
dimensione con cornice 40x50 cm circa
N.B. il punto interrogativo è parte del titolo
“L’immediatezza è il mantra ineludibile dei giorni nostri?”